IGLESIAS
L’Antica “Villa di Chiesa” venne fondata nel corso del tredicesimo secolo da Ugolino della Gherardesca, signore pisano noto per la triste fine, sua e dei suoi figli, narrata nel XXXIII canto dell’Inferno dantesco. Il casato di Ugolino, i Donoratico, faceva parte delle grandi famiglie che si erano spartite il possesso del sud Sardegna dal momento dell’occupazione pisana. Villa di Chiesa nacque come centro abitato collegato all’importante sfruttamento minerario che operarono i pisani nel Sulcis.
Nel XIV secolo, con la conquista aragonese dell’Isola, il nome del centro urbano venne “iberizzato”, diventando “Iglesias”. Durante la dominazione aragonese e spagnola le miniere però vennero in gran parte abbandonate e si dovette aspettare ai Savoia ed ai progressi industriali ottocenteschi poiché si tornasse a un loro sfruttamento. Di fatto, le miniere dell’Iglesiente divennero a cavallo tra Ottocento e
Novecento, tra le più importanti d’Europa, attirando nel territorio risorse finanziarie e ingenti forze lavoro. Negli ultimi decenni del ‘900 gran parte delle miniere di Iglesias e dell’intera Sardegna sono
state chiuse o riconvertite in siti di archeologia industriale. Proprio questi luoghi rappresentano oggi un polo di attrazione di immenso fascino. Tra di essi segnaliamo:
– il villaggio di Monteponi, uno dei complessi minerari più grandi dell’Isola, che si trova poco distante dalla città, sulla strada statale 130;
– Il Museo dell’Arte Mineraria, che racconta cultura, evoluzione e vita dei centri minerari dell’iglesiente;
– Il castello di Salvaterra, fulcro del controllo dei Donoratico sul centro abitato e sulle vicine miniere;
– La medievale cattedrale di Santa Chiara e il Museo Diocesano;
– Il cimitero, in particolare la sua parte monumentale, costellata di bellissime sculture della borghesia, spesso legata alle vicende minerarie del territorio;
– A quale chilometro di distanza segnaliamo poi altri importantissimi siti di rilevanza storica, culturale e paesaggistica:
Il tempio di Antas a Fluminimaggiore, le grotte Is Zuddas e Su Mannau, La galleria di Porto
Flavia e il complesso minerario di Masua. Selvaggia e incantevole la costa dell’iglesiente, che da Funtanamare giunge sino a Buggerru.